Mari in bilico: impatto e soluzioni per la pesca sostenibile

Di Federica Azzali

Come ben sappiamo, il mare è la principale fonte di vita del nostro pianeta. Le sue risorse non sono ovviamente illimitate e le pratiche di pesca possono danneggiare irreversibilmente la biodiversità marina. Proprio per questo negli ultimi anni il tema della pesca sostenibile è diventato così importante, per preservare l’ecosistema marino e le sue specie. 

L’obiettivo del regime di controllo della pesca dell’UE è garantire che le norme della Politica Comune della Pesca (PCP) siano applicate correttamente, in modo che le attività di pesca e di acquacoltura siano sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale e possano continuare a fornire ai cittadini dell’UE alimenti sani.

Le misure di controllo comprendono:

  • il monitoraggio e la registrazione delle catture estratte dai mari e dagli oceani dalla flotta peschereccia dell’UE;
  • controlli sull’accesso alle acque (es. licenze di pesca);
  • sforzo di pesca (es. stazza delle navi e potenza del motore);
  • misure tecniche (es. norme sugli attrezzi da pesca).

Oltre alle misure di controllo, vi sono alcune regole da tenere in considerazione per lavorare sulla sostenibilità di questi habitat essenziali:

  • Evitare l’eccesso di pesca;
  • preservare la biodiversità degli habitat e degli ecosistemi acquatici e proteggere le specie in pericolo;
  • ripristinare gli stock depauperati;
  • migliorare l’impatto ambientale causato dalle attività antropiche;
  • evitare l’inquinamento;
  • utilizzare attrezzature più consone, che non abbiano un impatto negativo su mari e oceani.

Flott si impegna nel rendere le pratiche di pesca sostenibili, al fine di preservare l’ambiente marino per noi così essenziale. Flott è infatti certificata, su diverse linee produttive, da Friend of the Sea e da MSC Marine Stewardship Council, standard di riferimento mondiali per quanto riguarda la sostenibilità dell’ecosistema marino. 

Flott pratica una pesca con reti a circuizione, evitando in questo modo di danneggiare i fondali e le catture accidentali, che con questa metodica risultano essere minime.

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