Le Tecnologie Avanzate per la conservazione ittica

di Federica Azzali

Il tema della conservazione ittica ha acquisito grande importanza negli ultimi anni, collegandosi direttamente alla sicurezza alimentare e alla conservazione dell’ambiente marino. Come sempre, anche l’innovazione tecnologica ha inciso nei processi di conservazione.

La blockchain ad esempio è un registro che serve per tracciare i dati dell’intera filiera alimentare, dal campo alla tavola. Tramite questa tecnologia, è possibile registrare e fornire ai consumatori informazioni dettagliate sulla pesca (luogo, metodo di pesca, autorizzazioni e certificazioni, processi di lavorazione e distribuzione). La tracciabilità è cruciale per garantire la sostenibilità dei prodotti ittici. Inoltre, la blockchain può svolgere un ruolo importante nella lotta alla pesca illegale, nell’evitare frodi e contraffazioni. Un sistema solido e veritiero che migliora la trasparenza, l’autenticità e la tracciabilità del prodotto e al contempo permette di evitare lo sfruttamento eccessivo delle risorse marine.

Un altro tema fondamentale è sicuramente quello del packaging, il quale è stato migliorato al fine di ridurre l’inquinamento soprattutto da plastica, che come ben sappiamo è un problema serio per la salute dei nostri mari e oceani. Negli ultimi anni ha preso piede l’utilizzo di bioplastiche biodegradabili, materiali che riducono l’inquinamento da plastica, degradandosi naturalmente. Questi imballaggi sono prodotti con materie prime polimeriche, originate da fonti rinnovabili o di origine fossile, che hanno la caratteristica di essere biodegradabili e compostabili.

Vi sono numerosi vantaggi nell’utilizzo di bioplastiche:

  • garantiscono un minore impatto ambientale, in quanto riducono le emissioni di gas a effetto serra legate al processo di produzione e smaltite correttamente sono più rispettose dell’ambiente;
  • consentono un vero e proprio sistema di economia circolare, poiché con gli opportuni trattamenti la bioplastica compostabile si trasforma in compost, utilizzata come fertilizzante: il rifiuto non è solo un materiale di scarto, ma diventa materia prima che dà vita a nuovi cicli produttivi;
  • lo smaltimento di questi materiali è sicuramente molto facile, perché possono essere raccolti insieme all’umido domestico. Tutto questo ha un impatto decisamente positivo sulla conservazione dell’ambiente marino e delle sue specie. 

Flott utilizza vasi in R-pet di plastica riciclata al 60% e tutti gli imballaggi sono riciclabili al 100%. Inoltre, non vi è il consumo di acqua in produzione se non quella per la pulizia ed igiene dei luoghi. 

La conservazione adeguata del prodotto lungo tutta la catena di produzione è un processo fondamentale per garantire la qualità, ma anche per garantire la disponibilità delle risorse future. Queste innovazioni mirano quindi alla sicurezza alimentare e alla riduzione degli impatti ambientali associati alla produzione e allo smaltimento degli alimenti.

Fonti: LinkedIn, Treccani.

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