I Guardiani del mare: le specie marine cruciali per l’ecologia dei mari

di Federica Azzali

L’ecosistema marino è uno dei componenti fondamentali della biosfera (ossia, quella parte della Terra in cui vi sono condizioni che permettono lo sviluppo della vita) e possiamo considerarlo come un meccanismo capace di autoregolarsi. 

Ricchi di biodiversità, i mari e gli oceani sono una vera e propria risorsa: producono ossigeno, sono fonte di cibo e regolano il clima. Inoltre, ricoprono il 70% della superficie terrestre!

Sono una risorsa importante per noi, per la Flott Spa, ed è per tale ragione che negli ultimi anni si è alzata la voce anche delle industrie manifatturiere che hanno puntato sempre più, come lo stiamo facendo da anni, sull’esclusivo utilizzo di pesce proveniente da pesca sostenibile. 

Questi ecosistemi sono però estremamente minacciati da inquinamento, cambiamento climatico, pesca eccessiva e illegale, traffico navale e, data la loro importanza, dobbiamo impegnarci e proteggerli. Lo stesso vale per le innumerevoli specie marine che li abitano.

In particolare, alcune specie marine hanno un ruolo molto importante nello stabilire un equilibrio biologico. Di seguito riportiamo alcuni organismi e alcune specie che forse non sapevi avere un ruolo importante nell’ecosistema:

  • Il Fitoplancton, ossia l’insieme di organismi vegetali che vivono in sospensione nelle acque dolci e salate, costituisce una fonte di nutrimento essenziale per la sopravvivenza di tutte le forme di vita acquatiche. Oltre ad essere alla base della catena alimentare, questi organismi producono oltre il 90% della sostanza organica degli oceani e circa il 50% dell’ossigeno terrestre. Sono quindi degli Elementi di Qualità Biologica (EQB) da valutare per verificare lo stato ecologico delle acque marino-costiere;
  • I Macroinvertebrati bentonici, ossia tutte le specie di invertebrati visibili a occhio nudo e che vivono in stretta relazione con i fondali degli ambienti acquatici, hanno un ruolo fondamentale nell’equilibrio degli ecosistemi. Molte di queste specie si alimentano filtrando fitoplancton e sono a loro volta fonte di nutrimento per molti pesci; le specie che si nutrono di detrito invece, risultano fondamentali per la decomposizione della sostanza organica, che agevola il processo di mineralizzazione da parte dei batteri e quindi favorisce il ciclo degli elementi. Inoltre, favoriscono l’ossigenazione della sabbia grazie ai loro movimenti verticali e sono considerati ottimi bioindicatori data la loro particolare sensibilità alle pressioni antropiche;
  • Le Macroalghe, si tratta cioè di alghe pluricellulari ben visibili ad occhio nudo, hanno un ruolo importante per l’ossigenazione delle acque e la produzione di sostanza organica, oltre a essere un anello fondamentale della catena alimentare marina. Essendo estremamente sensibili alle perturbazioni antropiche, sono considerate ottimi bioindicatori: la presenza o l’assenza di determinate specie può essere infatti correlata ad alcune caratteristiche dell’ambiente o alla presenza di eventi di disturbo;
  • La Balena, grande mammifero marino facente parte del gruppo dei Cetacei, è molto importante per l’ecosistema in quanto è in grado di assorbire grandi quantità (in media 33 tonnellate) di anidride carbonica (CO2), contrastando in questo modo l’aumento delle temperature globali. Inoltre, le deiezioni di questi mammiferi marini, ricche di ferro e azoto, sono in grado di fertilizzare il fitoplancton, favorendone la crescita;
  • Le Barriere coralline, veri e propri ecosistemi marini caratterizzati dalla maggiore biodiversità, sono habitat naturali per molte specie marine e fungono inoltre come fonte di nutrimento e di protezione dai predatori. Hanno anche un ruolo importante nel proteggere le coste da mareggiate e tsunami.

Questi sono solo alcuni curiosi esempi di specie marine che hanno un ruolo chiave nel mantenere in equilibrio l’ecosistema, ma ricordiamo che tutte le specie giocano un ruolo importante: pensiamo ad esempio al gruppo dei Cetacei, essi occupano il vertice della catena alimentare e contribuiscono quindi, insieme ad altre specie pelagiche (come squali, tonni, tartarughe marine e molti altri) a mantenere un equilibrio numerico delle specie di cui si nutrono.

FONTI:

https://www.wwf.ch/it/i-nostri-obiettivi/protezione-dei-mari-una-meraviglia-blu

Encyclopedia of Marine Mammals-Perrin W. F., Wursig B., Thewissen J. G. M.

Arpa

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